I giochi nell’Antica Roma – M. Mazzuccato
22 Novembre 2007I Celti – M. Colombelli
22 Novembre 2007Alla morte del padre, 395, divenne imperatore d’occidente, mentre il fratello assumeva la stessa carica in oriente. Dominato da figure imponenti, prima fra tutte quella di Stilicone, suo tutore, ci ha lasciato l’immagine di un imperatore debole, privo di risolutezza e di autorevolezza, inadatto a guidare un impero che attraversò i momenti di più acuta crisi militare dell’occidente romano (usurpatori, le invasioni barbare di Alarico e Radagaiso). In un primo tempo cercò di perseguire una politica volta all’unità dell’impero, politica che veniva apertamente osteggiata dal potere burocratico insediatosi a Costantinopoli e che circondava il fratello Arcadio. Si giunse sino alla rottura che fu suggellata con l’aperto incoraggiamento alla rivolta di Gildone, comes dell’Africa e stroncata da Stilicone nel 398. Le invasioni barbariche, indebolivano la struttura sociale dell’impero: il goto Alarico (ripetutamente sconfitto nel 402 a Pollenzo e nel 403 a Verona), il vandalo Radagaiso (sconfitto nel 405 a Fiesole) minacciarono la stessa corte che si trasferì nel 404 a Ravenna, che divenne la nuova capitale. Nello stesso anno a Roma fu celebrato un trionfo per la vittoria su Alarico, che vide per l’ultima volta l’istituzione di giochi gladiatori.
Nel 406 una massiccia invasione, mise a ferro e fuoco la Gallia, provocando nel 407 il tentativo di rivolta e usurpazione da parte di Costantino III in Britannia. Stilicone, favorevole ad accordi con i barbari, per ingrossare le file del debole esercito romano, in primis con lo stesso Alarico, fu ucciso durante una rivolta capeggiata da militari ostili alla barbarizzazione dell’esercito, e non osteggiata dallo stesso Onorio (408). Le strade dell’Italia erano oramai aperte. Nessun valido generale poteva opporsi alle richieste di Alarico, che giunto in Italia, la saccheggiò per due anni, giungendo sino a Roma per tre volte e saccheggiandola nel 410 e rapendo la sorella di Onorio, Elia Galla Placidia, data in sposa al fratello, Ataulfo. Ma Onorio non aveva nessun rispetto per la vecchia capitale dell’impero (aveva dato il nome di Roma ad una sua gallina). Solo nel 411 e grazie alle capacità del generale Flavio Costanzo, la rivolta di Costantino III fu domata. Nel 421 Costanzo, divenuto marito di Galla Placidia alla morte di Ataulfo, venne associato all’impero, ma morì nello stesso anno. Ciò provocò la separazione della Gallia, mentre la Britannia era perduta gia da tempo. L’impero romano d’occidente si stava disfacendo. Onorio morì di idropisia nel 423.