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12 Luglio 2013La tecnica del dot filtering è diventata una tecnica popolare usata per dare ai modelli un aspetto invecchiato realistico. Il lungo tempo di asciutaura dei colori ad olio permettono ai modellisti di realizzare elaborati effetti che non sarebero possibili con i colori acrilici o con gli smalti. La tecnica richiede però una certa dose di fiducia da parte del modellista perchè i passi con i quali si realizza possono far preoccupare non poco.
Nella tecnica del dot filtering il primo passo è quello più importante: dovete fornire una solida base di vernice. I diluenti utilizzati (trementina, laquer thinner o acquaragia) possono agire su vernici a smalto, quindi si deve realizzare una copertura trasparente che li protegga. I trasperente lucido (gloss) o semi lucido (Semi-Gloss) della Gunze o della Tamiya possono fornire una protezione quasi a prova di proiettile e che asciuga velocemente. Un modello dipinto con gli acrilici non richiede nessuna preparazione. Al modello si possono dare gli usuali lavaggi e il drybrushing seguendo i propri gusti personali.
Il passo successivo è quello di prendere alcuni colori ad olio. Sebbene posano essere costosi, ricordatevi che con una piccola quantità di colore si fa molta strada, e che se correttamente conservati possono durare una vita. I colori da usare variano a seconda del colore di base del modello e con il gusto personale, ma quelli di base includono diverse tonalità di marrone. Anche il bianco ed il nero sono utili per aggiustare in maniera precisa gli altri colori. I colori primari quali il rosso, il giallo e il blu s possono usare nel dot filtering, ma il miglior consiglio è quello di provare e vedere quale colore da i migliori risultati.
Un foglio di plastica con i rivetti in rilevo viene ricoperto con una vernice argento della Tamiya. | |
Con un pennello si applicano il Rust Brown Ink Wash ed il Black Ink Wash della Citadel. | |
Sul foglio poi si passa, a pennello secco, il Silver della Vallejo. | |
Si applicano, come lavaggio, il Gryphonne Sepia e lo Skaven Brown della Citadel in modo da creare una sembianza di invecchiamento. Il lavaggio non si deve ammassare in modo da evitare che sulla superficie si formino macchie di acqua. | |
Il lavaggio deve essere completamente asciutto prima di passare a realizzare il dot filtering. | |
Il dot filtering inizia con la realizzazione di picoli punti con dei colori scelti a caso. I colori usati sono il Raw Umber,Burnt Sienna, Crimson Alizarin, Venetian Red e lo Yellow Ochre. A questo punto il modello ha un aspetto rovinato, ma la magia dello spettacolo sta solo per incominciare | |
Impiegando il laquer thinner si fondono e si spandono i colori ad olio. Il pennello deve essere pulito spesso, per evitare che il colore diventi troppo uniforme. | |
Fatto ! Ora il foglio ha un aspetto arrugginito, sporco d’olio e diroccato. Perfetto per qualcosa come l’Ork Stompa della Game Workshop. | |
La parte più difficile della tecnica del dot filtering è trovare il coraggio di provare. Una volta che il processo si è messo in moto la paura lascia il posto alla fiducia, ed il modello assume un aspetto completamente nuovo. Voglio far notare che il mio Ork Stompa mostrato sotto è stata la mia prima prova con questa tecnica. | |
Fonti:L’articolo originale si trova alla pagina http://www.ipmshawaii.0catch.com/techniques_dot_filtering.html del sito http://www.ipmshawaii.0catch.com/index.htm. Si ringrazia l’autore per l’autorizzazione alla traduzione.