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26 Ottobre 2007

RC211V Valentino Rossi, 2002 – L. Resta

[b][size=xx-large][color=000099][font=Arial]RC211V VALENTINO ROSSI, 2002 [/font][/color][/size][/b]

[i][b][size=x-large][color=000099][font=Arial]Autore: L. Resta[/font][/color][/size][/b][/i]


Questo modello rappresenta la moto con la quale ha corso nella prima parte della stagione 2002, Valentino Rossi vincendovi ben 11 gare e laureandosi così campione del mondo nel gran premio di Rio in Brasile della neonata classe Moto GP che ha affiancato la vecchia 500.

26 Ottobre 2007

Honda RC211V di Shinichi Itoh – L. Resta

[b][size=xx-large][color=000099][font=Arial] HONDA RC211V DI SHINICHI ITOH[/font][/color][/size][/b]

[i][b][size=x-large][color=000099][font=Arial]Autore: Lorenzo Resta[/font][/color][/size][/b][/i]


Il modello rappresenta la moto con cui il reparto corse della Honda (HRC) ha disputato la gara d'esordio del mondiale GP1 nel 2002 affiancando alle altre due RC211V di Valentino Rossi e Toru Ukawa, una terza moto.

26 Ottobre 2007

KV 1 Leningrado 1942

KV-1 Model 1941

La guerra civile spagnola e la guerra contro la Finlandia fecero comprendere alle Forze Armate Russe che era necessario dotare il proprio esercito di carri armati pesanti con un maggior blindaggio e un miglior armamento; nacque così il KV-1 ( nome dovuto alle iniziali dell’allora Ministro della Difesa Konstantin Voroshilov ) che proprio durante la guerra Russo-Finlandese del 1939 si dimostrò il miglior carro grazie alla sua superiore qualità, al suo armamento da 76,2 mm e al suo motore da 600 cv, lo stesso montato poi sul
T-34.
La guerra-lampo tedesca trovò, però impreparato l’esercito russo dal punto di vista organizzativo e tattico, ma il KV-1 fu il mezzo corazzato che da solo poté creare qualche problema e quindi rallentare la dilagante invasione: uno solo di questi poteva tenere a distanza decine di carri tedeschi e la sua blindatura non poteva essere penetrato se non dai soli proiettili da 75mm del Panzer IV; inoltre il KV, se non immobilizzato per problemi al motore o perché colpito ai cingoli, pur avendo terminato le munizioni continuava ad avanzare e a speronare tutto quello che gli si parava davanti grazie anche alle sue 45 tonnellate di peso.
26 Ottobre 2007

I Tormenta

[b][size=xx-large][color=000099][font=Arial]I TORMENTA[/font][/color][/size][/b]

[i][b][size=x-large][color=000099][font=Arial]Autore: M. Colombelli[/font][/color][/size][/b][/i]


L’arte militare romana per lungo tempo non conobbe affatto o quasi l’utilizzo delle macchine da guerra (da assedio, le artiglierie, ecc.).