[i][b][size=x-large][color=000099][font=Arial]Autore: F. Canaccini[/font][/color][/size][/b][/i]
Per comprendere l’importanza e la fama che quest’uomo doveva avere nell’ambito militare italiano del XIII secolo, basterà ricordare qui una frase con cui il Villani lo ricorda nella sua descrizione della battaglia di Campaldino: Guglielmino de’ Pazzi di Valdarno […] il quale fu il migliore e ‘l più avvisato capitano di guerra che fosse in Italia al suo tempo. Il Compagni lo sminuisce forse un poco, limitandosi alla definizione di franco cavaliere. I dati biografici riguardanti Guglielmo sono veramente scarsi. Possiamo però dire che era figlio d’arte! La prima citazione che lo attesta ce lo mostra già maggiorenne nel 1248, quando compare come teste in un documento riguardante l’assoluzione impartita dal vescovo Ubertini al canonico Benedetto, sciogliendolo dalla scomunica in cui era incorso per essersi legato a Federico II .