[i][b][size=x-large][color=000099][font=Arial]Autore: M. Colombelli[/font][/color][/size][/b][/i]
L’arte militare romana per lungo tempo non conobbe affatto o quasi l’utilizzo delle macchine da guerra (da assedio, le artiglierie, ecc.).
L’arte militare romana per lungo tempo non conobbe affatto o quasi l’utilizzo delle macchine da guerra (da assedio, le artiglierie, ecc.).
Tutti i modellisti appassionati di Medioevo incontrano prima o poi, nella loro fatica pittorica, l'araldica; spesso all'inizio, quando il modellista si accinge a dipingere un pezzo, l'araldica é solo lo scudo di un figurino sul quale dipingere i colori indicati dalla scheda di colorazione: lo stemma personale di quel personaggio, il più delle volte un signore inglese, talvolta francese, della guerra dei Cent'anni.
Negli articoli precedenti abbiamo visto l’Aquila e il Leone come le figure animali principali dell’araldica, se Aquila e Leone furono le figure più sfruttate nell’immaginario simbolico medievale molte altre furono tuttavia le figure di animali, usate in passato per simboleggiare casati e insegne personali dei cavalieri.
Parlare di araldica appare sempre difficile per chi non sia appena un poco addentro alla materia. Proprio per questo motivo, spero che queste note possano aiutare a capire meglio cosa sia stata l'araldica al tempo in cui veniva usata.