[i][b][size=x-large][color=000099][font=Arial]Autore: F. Canaccini[/font][/color][/size][/b][/i]
Compiuta l’impresa gli Aretini tornarono in città e i Sanesi ne ebbono grande abbassamento, e’ Fiorentini e tutti i Guelfi di Toscana ne sbigottirono, e gli Aretini ne montarono in grande orgoglio (Villani, Croniche, VII, 120). In Arezzo ci sarà stata festa grande per la vittoria conseguita. Buonconte e Guglielmo saranno stati portati in trionfo per aver osato una simile impresa in un momento in cui le sorti aretine sembravano fiaccate dall’assedio durato circa un mese. L’animo dei Ghibellini, quello di Buonconte e ancor più quello di suo padre Guido erano rincuorati dalla cacciata da Rimini di Malatesta da Verricello, capo dei Guelfi. In seguito ad un rivolgimento popolare il 5 maggio 1288 fu rovesciato il governo della città ed il figlio di Malatesta, Malatestino, fu sconfitto a Montescudolo ed imprigionato assieme ad alcuni suoi seguaci.