Dipingere i tatuaggi di Alberto Gil – GCT Studios
14 Ottobre 2015La tecnica per i colori metallici di da_sub
22 Ottobre 2015Finalmente un soggetto tanto ricercato, che si è fatto attendere per molto tempo, tanto ricercato, ma sempre presentato nelle sue piccole misure e dimensioni. Il figurino in questione è il 70 mm della famosa Ditta spagnola Art Girona 17° Lancers relativo al periodo coloniale inglese del 1854 scolpito dal grande La Torre. Con le sue proporzioni risulta un soggetto particolarmente raffinato ed equilibrato, le sue forme e pieghe sono marcate nei punti giusti tanto nell’uniforme quanto nelle parti esposte, il volto, che rappresenta tutta la sua fierezza relativa al suo tempo e che permette allo scultore di renderlo particolarmente efficace e vero, tanto da contraddistinguerlo in questo suo unico contenuto dagli altri. Si tratta di un unico pezzo di fusione senza troppi accorgimenti di pulizia o drastici interventi di aggiustamento per la messa in opera. Basterà solo allungare di qualche centimetro la lancia, posizionare la mano all’avambraccio in giusta posizione, unire bene i lacci delle buffetterie, per ottenere un’ottima postura che rimane ferma anche senza la basetta di supporto. Un ottimo figurino semplice e compatto, novità da sfruttare anche per semplici principianti.
Il 25 ottobre 1854 ci fu il tentativo dalla parte delle truppe russe a rompere l’assedio di Sebastopoli attaccando il campo britannico (alleato di Francia e Impero Ottomano) di Balaclava. Il comando inglese si accorse che sulle alture i russi stavano rimuovendo i cannoni navali catturati ai turchi a protezione della valle, ed ordinò l’attacco per riprenderli. Per errore di interpretazione di livello fra i vari comandanti e la mancata visuale del campo di battaglia, si comprese di rivolgersi in fondo alla valle dove si trovava una batteria di 14 cannoni affiancata dalla cavalleria. Fu la famosa carica dei 600, comandata dal maggiore generale James Thomas Brudenell marchese di Cardigan, formata dalla prima fila del 17° lancers, la seconda dell’11° hussars e la terza 8° ussari e 4° light dragon, completamente circondata sui fianchi della fanteria e dell’artiglieria, che, caricò frontalmente la batteria russa. Anche se riuscì al compimento del compito dovette ripiegarsi a causa delle perdite e al contrattacco. 118 morti 127 feriti e 362 cavalli persi, la battaglia terminò senza risultati e le parti mantennero il completo controllo delle loro posizioni iniziali. R.M.