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KV 1 Leningrado 1942

MONTAGGIO

Il kit oggetto di quest’articolo ( n.00356 ) fa parte di una massiccia offensiva della ditta cinese Trumpeter che in poco tempo ha invaso il mercato con varie versioni di questo carro armato che nel passato era stato riprodotto dalla sola Tamiya e che ormai può considerarsi definitivamente in pensione dopo anni di incontrastato dominio.
Il modello è semplicemente entusiasmante e può tranquillamente considerarsi come il kit per eccellenza essendo di facile montaggio, quasi perfetto nel riprodurre i particolari del carro reale tanto da poter essere montato da scatola senza aver bisogno di ricorrere ad altri kit di miglioria, rivelandosi quindi un modello giusto per chi si avvicina per la prima volta all’hobby del modellismo anche in virtù del suo prezzo davvero appetibile!
Per chi, come nel mio caso, voglia invece dettagliare il modello bisognerà intervenire in alcune fasi del montaggio come ad esempio dettagliando il tendiruota anteriore aggiungendo una molla fatta con filo di rame arrotolato, rifacendo tutte le saldature dello scafo e della torretta impiegando piccole strisce di plasticard intagliate poi con un piccolo spillo riscaldato per riprodurre la trama, aggiungere i ganci di sollevamento nella parte posteriore dello scafo utilizzando ancora una volta del filo di rame, successivamente impiegato per ricreare le maniglie sul cielo della torretta.
Altra miglioria riguarda la sostituzione delle griglie d’aerazione del motore, sia quelle superiori che quella posteriore semplicemente utilizzando delle fotoincisioni scegliendo tra quelle disponibili sul mercato; altro dettaglio di cui proprio non si può fare a meno è quello di sostituire la canna del kit con una in metallo tornito ed anche in questo caso basta scegliere tra quelle in commercio. Nel mio caso, non essendo ancora presenti dei kit di miglioria specifici per la Trumpeter, ho utilizzato, adattandoli, delle fotoincisioni della Eduard e dell’Aber per il vecchio modello Tamiya, mentre per il cannone da 76,2, ho impiegato quello dell’Aber anch’esso dedicato al kit giapponese.
Altri elementi sostituiti sono stati i bracci di sostegno dei parafanghi laterali utilizzando delle fotoincisioni e ricostruendo in filo di rame e plasticard i ganci laterali che sostengono la fune di traino.
Il montaggio termina con i cingoli che sono la vera innovazione della Trumpeter: essi sono stampati sia in varie sezioni che singolarmente, ma, cosa mai vista prima, la parte superiore è già stampata con l’effetto peso permettendo così di non dover ricorrere ai costosi cingoli in metallo per poter ricreare questo particolare molto importante…..perchè anche le altre ditte non seguono questo esempio??…..
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PITTURA

La prima cosa che bisogna fare dopo aver terminato il montaggio è quella di scegliere la sua colorazione tra le tante tavole e foto consultate; per la sua originalità e il forte contrasto tra i colori ho deciso di riprodurre un KV1 del 51mo Battaglione Indipendente Carri sul fronte di Leningrado nella primavera del 1942 che si distingue per avere delle grandi macchie nere sulla mimetica invernale bianca come riprodotto sulla tavola presente sul libro KW vol.1 della polacca Wydawnictwo Militaria.
In questo specifico caso il carro è stato “primerizzato” completamente in nero utilizzando una bomboletta di Aerosol Primer negro della Valleyo quindi, a completa asciugatura, le parti che dovranno rimanere in nero sono state attentamente mascherate con il Maskol della Humbrol seguendo il disegno della tavola per poi poter passare ad aerografo il colore bianco utilizzando gli acrilici Tamiya XF2 Flat White (80%) e XF52 Buff (20%).
Prima di riporre l’aerografo e rimuovere con molta cautela il maskol verrà spruzzato in maniera casuale e sfumata l’ XF61 Dark Green per ricreare delle aree del colore originale sottostante la mimetica invernale.
In questo momento abbiamo il modello con la sua impeccabile verniciatura, ma per renderlo più realistico dobbiamo sottoporlo a vari trattamenti a cominciare dai filtri di colore che serviranno, ad esempio, a desaturare i colori ed armonizzarli tra loro utilizzando per questa operazione dei colori a smalto come il bianco o il Dek Tan della Humbrol, oppure a differenziare il colore tra i vari pannelli utilizzando in questo caso un rosa, un azzurro, un giallo, un khaki proprio per spezzare la monocromia della mimetica.
Si passa poi ai lavaggi con i colori ad olio diluiti al 70% nel diluente Humbrol o della Mig Production come il nero o il marrone scuro per far risaltare tutti i dettagli del veicolo e quindi dare una certa tridimensionalità e permettere di apprezzare maggiormente le varie forme.
Dopo aver atteso la completa asciugatura si dovrà invecchiare il mezzo e come primo passaggio utilizzeremo nuovamente i colori ad olio per ricreare il deterioramento della vernice applicandoli a piccoli punti sulla superficie da trattare per poi sfumarli con l’aiuto di un pennello piatto intriso di diluente per smalti; in seguito si utilizzeranno i colori acrilici della Vallejo per ricreare i vari tipi di scrostature come ad esempio il riaffiorare del verde di base dalla mimetica bianca invernale oppure le scrostature più profonde che serviranno per ricreare il metallo ossidato. In ultimo ho deciso di utilizzare per questo particolare modello il metodo denominato “mapping” che ho potuto apprezzare sul libro di Mig “F.A.Q.” e che serve per riprodurre in maniera casuale delle macchie irregolari sulla superficie del carro che, essendo in questo caso in mimetica invernale, ha visto l’utilizzo del colore Blanco Pergamino della Vallejo passato molto diluito per diverse volte con l’aiuto di un pennello tondo, attendendo la completa asciugatura ad ogni passaggio.
Sempre leggendo il libro di Mig, vera fonte d’ispirazione e di cui consiglio vivamente la lettura, ho deciso di ambientare il carro in pieno disgelo e quindi di affrontare per la prima volta la realizzazione di un terreno fangoso e di conseguenza di ricreare anche sul KV vari tipi di fango da quello completamente secco a quello umido e fresco.
Proprio come dice l’autore spagnolo in tono scherzoso, il fango spesso viene visto come la più semplice delle soluzioni per nascondere qualsiasi errore di montaggio e quindi ponendolo anche nei luoghi più impensati….ma non deve essere così…..anche questo particolare aspetto dell’ambientazione di un carro armato deve essere valorizzato e ricreato con particolare cura prendendo spunto dalla realtà che ci circonda.
Per ricreare il fango secco il metodo più semplice è applicare, su una superficie già trattata con i pigmenti o aerografata con colori che simulino una zona impolverata, una mescola di pigmenti di color terra chiara, gesso e vernice trasparente opaca applicata poi sul modello con un vecchio pennello; il fango umido o fresco invece si può riprodurre mescolando pigmenti color terra più o meno scura con gesso, resina acrilica e vernice trasparente brillante.
Per dare maggiore enfasi al terreno più fangoso a questa mescola potrà essere aggiunto del Vernidas o altro prodotto simile per ricreare zone dove il fango è molto bagnato.

BIBLIOGRAFIA

Euromodelismo n. 90 KV-1s Ekranami di C. de Diego Vaquerizo
n. 113 Kv-1s modello 1941 di J.G. Gazquez
F.A.Q. di M. Jimenez
AFV vol.6 Ground Power Special Issue Galileo Publishing
KW vol I y vol II por Maksym Kolomyjec Wydawnictwo Militaria
KW 1 KW 2 Foto Album por Waldemar Trojca Model Hobby Publ.
KV-1 Early Variants KV-1 Late Variants Tankograd Publishing
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