12TH. SS Panzerdivision “HITLERJUGEND” – F. De Petrillo

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12TH. SS Panzerdivision “HITLERJUGEND” – F. De Petrillo

Con l’intento di prepararli e creare giovani reclute come un efficace reparto operativo altamente motivato, furono sottoposti ad un durissimo addestramento che potesse portarli oltre ogni privazione e desiderio di confrontarsi in battaglia. Quando il training ebbe termine, le giovani reclute, che per la maggior parte non superavano i 18 anni, divennero uno dei più terribili nemici che gli alleati potessero trovarsi di fronte in Normandia.

La Divisione entra in gioco

Il 5 giugno del 1944 la 12th SS panzer Divisione fu dispiegata in un’area tra Parigi e Ruen. Le forze effettive dell’unità erano circa 20540 uomini, il Reggimento Panzer era composto da due Battaglioni carri, un equipaggiato con i Panther e l’altro con i Pzkpfw IV, un Battaglione anticarro, due Reggimenti di Panzer granadieri composti da tre Battaglioni ognuno, un Reggimento d’Artiglieria, un Reggimento antiaereo ed altre unità di supporto.
La mattina del 6 giugno la Divisione ricevette l’ordine di trasferirsi verso la testa di ponte in Normandia, dove era già dislocata l’Armata del Gruppo B del Maresciallo Erwin Rommel. L’ordine ricevuto consisteva nel concentrarsi ad est di Lisieux, dove la Settima Armata stava organizzando il proprio dispiegamento.

I primi scontri

Verso le tre del pomeriggio, le prime unità arrivarono a destinazione, e si trattava del primo battaglione del 12th Reggimento Panzer e del 26th Reggimento SS Panzergrenadier; le restanti unità arrivarono nelle seguenti 24 ore. Durante questo periodo i tedeschi si ritrovarono sotto i furiosi attacchi dell’aviazione alleata; queste azioni misero subito a dura prova la disciplina dei giovani soldati della “Hitlerjugend”. Il secondo Battaglione del 12th Reggimento Panzer non arrivò prima della mattina del 7 giugno, e con solamente cinquanta dei suoi carri armati. I Panther del primo battaglione si fermarono sulla riva est del fiume Orne per mancanza di carburante, ed a causa di ciò la “Hitlerjugend” potè riunire un solo gruppo di combattimento, agli ordini di Kurt Meyer. Solamente la 21st Divisione Panzer e la 12th “Hitlerjugend” presero posizione per un contrattacco nel settore di Caen; Kurt Meyer fece piazzare i suoi uomini, tre Battaglioni di Panzergrenadier e due Compagnie di carri armati, dietro i fianchi della fanteria, posizionati per un’imboscata, in attesa dell’avanzata dei Canadesi che giungevano dalle spiagge, con l’intenzione di impadronirsi dell’aeroporto di Caen. Quando l’avanguardia dei canadesi giunse a soli 80 metri dal proprio destino, Meyer diede l’ordine d’attacco; i carri armati tedeschi lasciarono il loro nascondiglio mimetizzato, infiltrandosi nel fianco esposto dei Canadesi, mentre i cannoni anticarro posizionati nei pressi facevano fuoco ad alzo zero, un pesante tributo di carri ed equipaggi alleati fu pagato quel giorno.
I Canadesi furono sorpresi dalla furia dell’attacco dei giovani soldati della “Hitlerjugend” e non ebbero altra soluzione che tornare indietro. Sebbene il contrattacco non arrivò fino alle spiagge, impedì ai Canadesi di prendere il controllo di un importante obiettivo, l’aeroporto di Carpiquet.

La Divisione entra nella storia

La “Hitlerjugend” subì la perdita di 200 uomini e sei carri, ma inflisse agli avversari una severa punizione, la perdita di 300 soldati e 28 Sherman, e diede una grande impressione e da quel momento un profondo rispetto da parte degli avversari accompagnò i giovani militari.
L’otto giugno finalmente arrivarono I Panther dal primo Battaglione, con i quali Meyer organizzò subito una sortita notturna, con un piccolo gruppo di Panzergrenadier, contro le posizioni alleate sulla strada principale Caen-Bayeux; l’attacco, come nella norma fu diretto dallo stesso Mayer in sella ad una motocicletta. A mezzanotte arrivarono nei pressi della città di Rots, dove s’impegnarono in severe ed intense ore di combattimenti, nei quali subirono la perdita di sei carri, e fu dato l’ordine di ritirarsi. Il 16 Giugno, la Divisione subì un duro attacco, dopo di che il loro Generale Staff, posizionato a circa 30 Km a sud-ovest di Caen cadde sotto un bombardamento navale, insieme al Generale di Divisione Fritz Witt, con diversi altri ufficiali del Comando di Divisione. Kurt Meyer succedette al comando. La divisione a causa degli attacchi e contrattacchi degli ultimi giorni si dovette muovere in direzione nord prima ed ovest poi di Caen; si ebbero delle perdite considerevoli, scarsità di rifornimenti, munizioni ed altro equipaggiamento. A causa della dispersione delle forze i carri furono appoggiati anche da altre unità quali la 16th Divisione da Campagna della Luftwaffe. L’aeroporto di Carpinet fu difeso da una batteria d’artiglieria contraerea, elementi del primo battaglione del 26th Reggimento dei Panzergenadiers e da circa 15 carri armati.
Il 4 luglio la 3rd Divisione Canadese attaccò il villaggio di Carpinet e l’aeroporto. La barriera creata con l’artiglieria tedesca causò serie perdite agli attaccanti, ma non evitò lo scontro tra due battaglioni Canadesi e circa 50 Panzergrenadiers, che stavano difendendo la città; con un durissimo combattimento corpo a corpo i Canadesi occuparono la città e parte nord dell’aeroporto, ma i tedeschi tenevano ancora la parte sud. Sebbene i soldati della “Hitlerjugend” fossero esausti, soltanto la scarsità d’uomini impedì che essi potessero organizzare un contrattacco.

La difesa di Caen e la sacca di Falaise

Tra il 4 ed il 9 luglio la “Hitlerjugend” divenne uno dei baluardi della difesa tedesca di Caen contro gli attacchi del I Corpo Britannico. Sotto il comando di Kurt Meyer, la Divisione fermò uno dopo l’altro gli attacchi degli inglesi. Il 9 luglio gli alleati avevano occupato quasi tutta Caen, eccetto parte della periferia sud della città, saldamente nelle mani tedesche; la “Hitlerjugend” era ormai un’ombra del potenziale arrivato ai primi di giugno, la fanteria era ridotta all’equivalente di un battaglione, e dei 150 carri armati solamente 65 erano operativi. Le perdite totali dal D-Day erano state il 40 % e di queste la metà erano caduti in combattimento, ma come fu verificato anche dagli alleati, i sopravvissuti si trasformarono in veterani durissimi.
La “Hitlerjugend” era a nord di Falaise quando il 7 agosto i Canadesi lanciarono l’offensiva per aprire un varco nel fronte tedesco a sud di Caen; a quest’attacco presero parte circa 600 carri armati, contro i 50 che i tedeschi avevano. A causa della tenacia ed alla caparbietà della “Hitlerjugend”, gli alleati nelle prime 24 ore poterono avanzare solo per 5 Km. Nello spazio di due giorni Mayer mantenne Quota 159 con solo 500 uomini contro gli attacchi della 3rd Divisione Canadese. Le posizioni furono costantemente sottoposte ai bombardamento dall’artiglieria e dall’aviazione, finchè i tedeschi non furono costretti a ritirarsi sull’altra riva del fiume Ante. La ritirata fu condotta da un agricoltore del posto, costretto da Meyer a fare da guida alle truppe. A questo punto gli effettivi della Divisione erano poco meno di un centinaio d’uomini e 15 carri armati. La durezza dei combattimenti negli episodi accaduti a Falaise fu una grande prova per questi soldati. Il 16 agosto la 2nd Divisione Canadese entra nella città, liberata con ardui combattimenti casa per casa contro la retroguardia della “Hitlerjugend” composta da soli 60 uomini. Arroccati infine negli edifici della Scuola Superiore, resistettero per tre giorni. Solamente quattro sopravvissuti si arresero, ormai privi di cibo, acqua e munizioni, uscendo dalle macerie dell’Istituto.

I sopravvissuti

Con la perdita di Falaise, lo spazio che separava gli inglesi dagli americani si ridusse a solo 20 Km, intrappolando nella sacca successivamente chiamata Argentan-Falaise, 19 Divisioni tedesche, sotto un incessante bombardamento alleato. La “Hitlerjugend”, che si trovava nella parte nord della sacca, ricevette l’ordine di mantenere aperto il corridoio. Meno della metà delle forze tedesche intrappolate riuscirono a scappare, lasciandosi dietro tutto l’equipaggiamento, i carri, l’artiglieria, ecc.; tutti quelli che riuscirono a sfuggire lo devono in larga parte agli sforzi della “Hitlerjugend” che riuscì a mantenere aperto il corridoio per due giorni. Kurt Meyer si sottrasse infine alla morsa dell’accerchiamento con solamente 200 uomini.
Il 22 agosto la Divisione era ancora esistente, ma contava ormai soltanto 300 effettivi e 10 mezzi corazzati.
Nazisti fanatici o soldati temprati? Non lo sapremo mai. L’unica cosa certa è che la “Hitlerjugend” fu il più mortale nemico che gli alleati affrontarono nella campagna di Normandia.