Lo sbalzo – Una tecnica semplice per scolpire i dettagli sui fogli di ottone di Rogerio “Rato” Marczak
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7 Giugno 2011
Introduzione
Bene ultimamente ci sono state molte discussioni sulla riproduzione dei rivetti. La rivettattura è una delle tecniche inserite nell’arsenale degli autocostruttori da anni. Per alcune ragioni questo soggetto compare ancora. Se ne parla indipendentemente dal fatto che nei vostri modelli riproducete o meno le linee di rivetti. Non è difficile ma molto molto noioso. Comunque, se fatta bene, la rivettatura aggiunge molto all’aspetto finale di un modello di aereo. Ricevo molte mail che mi chiedono dove poter acquistare questo e quell’altro attrezzo. C’è una grande varietà di attrezzi commerciali disponibili ma non dovete pagare per avere questo genere di cose. Questo è quanto cercherò di mostrare in questo articolo. Il testo è focalizzato sugli attrezzi. Un altro, futuro, articolo sarà focalizzato sulle tecniche.
Rivetti annegati
Questi rivetti sono la tecnica più facile di rivettatura. Nei velivoli di oggiquesto tipo di rivetti non esistono più. Hanno la testa del tipo arrotondato (in rilievo tonda) come quelli dei Grumman F4F o del Douglas SBD o sono del tipo a livello del pannello. Rivetti in negativo sono una ottima rappresentazione di questo ultimo tipo. Molti modellisti utilizzano questa tecnica senza prendere in considerazione il tipo di rivetto, semplicemente perché è più facile produrre un piccolo foro nella superficie della plastica che il contrario. Ad ogni modo l’idea di base è quella di produrre l’illusione di un rivetto reale. Dopo un lavaggio giudizioso può essere lumeggiato creando così l’impressione desiderata. In caso di grandi viti o rivetti il tipo annegato è, in molti casi, la scelta ovvia.
Molti sono gli attrezzi che permettono di riprodurre un rivetto annegato. Molto dipende dalll’area del modello in quanto a volte vanno realizzati uno per uno e in altri casi è possibile rendere più veloce il processo relizzando una intera linea di rivetti alla volta.
Fare un rivetto alla volta
La foto sotto mostra alcuni attrezzi che di solito utilizzo per produrre singoli rivetti e viti
Ecco una piccola descrizione di ognuno:
A1. Una semplice punta di compasso montata su un manico di un tagliabalsa. Molto simile ad un attrezzo usato per incidere i pannelli sui vostri modelli. Non è necessario usare una punta di compasso ma il metallo ha il vantaggio di essere temperato e quindi dura a lungo. Ovviamente, quando è necessario, la punta va di nuovo affilata.
A2. Questo è un ”rivettatore” fatto in casa. Tempo fa trovai alcune di queste teste coniche. Sono realizzate in acciaio ad alto grado e le loro punte sembrano durare per sempre. Le ho semplicemente montate su un vecchio manico.
A3. Questo è il mio strumento per lo sbalzo fatto in casa. Lo uso principalmente per incidere la plastica e i fogli di ottone, ma può essere usato anche per produrre dei gradevoli ”punti” in negativo
A4. Un altro attrezzo fato un casa per rivettare – potrei chiamarlo un attrezzo per sbattere ? Avevo letto molto su persone che spendono del denaro per dei ”rivettatori” commerciali – me compreso ! Ma potete realizzarne voi stessi uno utilizzando degli agi di siringhe. Aspettate in quanto quello che dico potrebbe essere nuovo per voi: il segreto è dentro alla siringa. Lasciate che mi spieghi: molte persone tagliano la punta dell’ago e ne smussano il bordo per produrre uno strumento con il quale realizzare delle precise incisioni rotonde. Però è difficile ottenere una smussatura perfetta in questo modo. Io invece faccio così:
a) scelgo un ago di siringa del diametro appropriato. Le siringe seguono, o dovrebbero seguire, uno standard. L’immagine seguente vi aiuterà a trovarne una tra i tipi più comuni:
b) Ecco il segreto: è la parte dell’ago che non serve per perforare e presente sulla parte opposta della punta e dentro al fermo dell’ago. Questa parte è già smussata e questo fatto la rende un perfetto strumento per rivettare dotato di un bordo affilato e solido. Spero che queste immagini potranno renderlo più chiaro di quanto possa fare il mio inglese:
c) Adesso, usando un paio di pinzette per tenere l’ago rimuovete, con un coltellino, il fermo in plastica dalla parte finale dell’ago. In questo modo la parte finale e smussata dell’ago viene alla luce e diventa il vostro attrezzo per rivettare.
d) Fissate l’ago in un manico usando la colla epossidica. Evitate manici in legno in quanto con la pressione l’ago potrebbe rientrare completamente nel manico. Inoltre lasciate esposti dell’ago solo 10-15 mm, non di più. In questo modo l’attrezzo diventa più solido.
A5. Questo è un rivettatore a sbalzo prodotto dalla Hasegawa. da poco recensito qui
A6. Questo attrezzo è qualcosa che ho scoperto per caso. Le penne da ingegnere sono delle eccellenti rivettatrici a sbalzo. Basta solo pressarle sulla superficie della plastica e lasceranno una gradevole depressione rotonda. La punta è fatta di una lega ad alta resistenza perché deve resistere all’attrito contro la carta. Un’altra buona notizia è che un tipico set di penne varia tra gli 0,3 e i 2 mm quindi ci sono molte opzioni conle quali soddisfare le vostre necessità.
Ok ora che abbiamo presentato gli attrezzi vediamo come funzionano su un pezzo di morbido stirene:
Come potete vedere attrezzi differenti producono risultati differenti – cosa vi aspettavate ? Poche parole sul foglio mostrato sotto. Primo: piccoli attrezzi appuntiti producono piccoli fori nella superficie di plastica. Più le punte sono affilate (attrezzo A1), più profondo è il foro e maggiore è la quantità di plastica spostata in alto (all’esterno) della superficie (più plastica andrà carteggiata). Notate che l’attrezzo A2 ha una punta più arrotondata e produce un foro più basso e largo (tipo i rivetti Trumpeter). L’attrezzo per incidere (A3) crea un effetto molto interessante: l’intero rivetto è in negativo non solo il bordo. Secondo il mio giudizio è l’attrezzo più corretto, rispetto agli altri, per i rivetti annegati. Gli attrezzi A4 e A5 producono risultati simili ma se scegliete l’A4 probabilmente risparmierete del denaro per un altro modello in scala 1/32. L’attrezzo (se così si può chiamare) A6, qui in versione 0,5 mm, può produrre lo stesso risultato degli attrezzi A4 e A5 sebbene non dovete ”produrre” da soli il vostro attrezzo – è già pronto per l’uso. Avete la possibilità di realizzare un set di attrezzi tipo A4 o A6 di diametri differenti da usare per i vostri progetti.
Realizzare delle linee di rivetti
Nonostante ci siano modellisti abbastanza esaltati da ricoprire un intero modello con rivetti realizzati singolarmente, molti preferiscono rendere più veloce possibile questo processo. La soluzione più comune è costituita dalle cosiddette ”ruote da incisione” (pounche wheels). Esempi di diversi modelli sono mostrati sotto.
B1 e B2. Questi sono esempi di ”ruote da incisione” commerciali. Il termine corretto è quello di ”tracciatori di configurazioni” (pattern tracer) e sono ampiamente utilizzati per trasferire dei disegni sulle stoffe. Il tipo B1 è un modello molto popolare venduto dalla MicroMark ed è usato anche dai modellisti RC per trasferire i progetti sul legno di balsa. Il tipo B2 mostra il modello tipico da sartoria. Entrambi i tipi (B1 e B2) sono stati pesantemente criticati da molti modellisti. Cercherò di spiegarne la ragione in breve ma vi avverto che questi sono dei ”modelli comuni” di pattern tracer. Esistono tipi molto più costosi chiamati ”tracciatori di configurazione ad aghi” (needle point pattern tracers) che funzionano molto meglio. La cattiva notizia è che in un set di questi attrezzi non sono disponibili ruote differenti, cioè di punte differenti. In ogni caso lasciatemi aggiungere che questi pattern tracer sono degli attrezzi eccellenti per incidere a sbalzo dei rivetti su una superficie pretagliata che andrà ipoi ncollata attorno alla fusoliera e alle ali. In questo caso la parte posteriore del foglio di plastica mostrerà dei rivetti (a testa arrotondata) rialzati.
B3. Questo è la mia “Rosie la Rivettatrice“. L’ho realizzato molto prima che Petr Dousek iniziasse a venderne uno. Questo è realizzato con ingranaggi di orologi montati su un manico. Contrariamente a quello di Dousek il mio permette di cambiare gli ingranaggi. Lasciate che vi spieghi come realizzarlo a casa vostra.
a) Iniziate con un vecchio compasso. Tagliate una delle ”gambe”come mostrato in figura. A seconda del modello di compasso vi potrebbe essere necessaria una lima per ottenere una ”gamba” più sottile.
b) Ora dovete trovare alcuni ingranaggi di orologi. Buona ricerca. Preferire ingranaggi solidi e spessi (0.3-1.0 mm è meglio). Uno dei problemi collegati all’uso degli ingranaggi è costituito dalla larghezza delle ruote. Se usati così l’ingranaggio non inciderà un foro ma una striscia – di più in seguito. Riassumendo vi saranno necessari degli ingranaggi con la punta desiderata e che vi risolvano il problema della grandezza
Un metodo semplice per sistemare gli ingranaggi per utilizzarli come rivettatori è quello di assottigliarli limando un lato con una lima o un pietra da mola.
c) E questo è tutto. Non dimenticate di scegliere degli ingranaggi che possano essere montati all’interno della morsa del braccio del compasso. Chiedete ai vostri parenti, amici o vicini per vedere se hanno vecchi orologi da tavolo o da polso. Sono una grande fonte di ”ingranaggi da rivetti”.
B4. I modellisti di mezzi corazzati lo chiamano applicatore di Zimmerit. No. Questo è un attrezzo semplice che può essere realizzato con quelle dentellature che, negli uffici, si trovano sui sostegni del nastro adesivo I loro denti sono già molto affilati e potete renderli più affilati, se necessario, con una lima. La procedura di base è quella si pressare, semplicemente i denti lungo la linea da ”rivettare”. Provate a distribuire equamente la pressione sui denti.
Ecco una prova molto semplice: ho realizzato a mano una linea singola usando ognuno degli strumenti. Potete vedere i risultati:
Come potete vedere delle quattro ”ruote da incisione” della MicroMark due sono virtualmente inutilizzabili. Mostrano il problema della ”larghezza dell’ingranaggio” di cui si è parlato in precedenza. Ovviamente possono essere assottigliate con l’aiuto di una lima o una pietra da mola. Il B2, il pattern transfer per la sartoria, ha prodotto dei rivetti molto convincenti. In questo caso, come ho detto prima trovare la punta desiderata può essere un problema. Il mio rivettatore fatto in casa (B3) è uno dei miei favoriti, ha prodotto una linea di rivetti molto pulita che quasi non necessita di carteggiatura. Lo strumento B4 trova un impiego limitato ma è veramente adatto ad incidere linee di rivetti sui portelli dei carrelli o su altre piccole parti.
Personalmente sono sempre alla ricerca di nuovi ingranaggi per il mio rivettatore. Come cercare una parola magica. Confronto tra il mio rivettatore e la ”Roise la Rivettarice” di Dousek. Come potete vedere questo semplice attrezzo fatto a mano svolge molto bene il suo compito. Tra le altre cose ho risparmiato 40 dollari …
Rivetti in rilievo
Bene ci sono delle cose che, per un certo tempo, mi hanno fatto molto pensare. Ho letto ogni cosa, anche suggerimenti folli come quello di applicare dei singoli granelli di sabbia sottile o di lettiera per gatti su uno strato di colla umida. Alcune persone affermano che un rivetto annegato può simularne perfettamente uno in rilievo… Non la penso così. Riflettete solo sul fatto di dover sostituire una linea di rivetti in rilievo carteggiati via durante il montaggio. Alcuni (psico-)modellisti utilizzano delle miniature di dischetti punzonati. Abbiamo bisogno di qualcosa di più veloce.
Tempo fa la Archer Fine Tranfers produceva dei trasferibili a secco per i rivetti. Erano come dei piccoli spessi punti che poptevano essere applicati a secco che, una volta applicati al modello e dipinti, sembravano dei realistici rivetti a testa arrotondata. Ma ora non sono più prodotti. Ed è una sfortuna perché penso che fosse la soluzione migliore. Conosco un paio di persone che hanno sperimentato dei trasferibili normali o dei rivetti di seta. Quest’ultima soluzione sembra molto promettente ma non posso ancora dare una risposta completamente positiva. In ogni caso si ritiene che sarà divertente giusto ?
Se siete un autocostruttore molti degli attrezzi qui descritti possono essere usati per rivettare un rivestimento pretagliato. Una volta rivettato questo rivestimento di stirene andrà incollato sopra la fusoliera e le ali. La sola differenza è data dal fatto che i rivetti in rilievo appariranno sulla parte posteriore del rivestimento. Potete vedere sotto alcuni esempi. Ho usato un pezzo di PVC dello spessore di 0,25 mm:
Notate che quando sono fatti singolarmente è difficile mantenere costante la pressione. Rivestire un intero modello non è una cosa per tutti … Nel modellismo sono poche le cose che possono essere più frustanti. D’altra parte la tecnica è un modo gradevole per migliorare un pannello di accesso, una piastra corazzata, delle carenature, etc.
Questo è tutto amici. L’obiettivo di questo articolo era quello di introdurvi ad alcune possibilità riguardanti la rivettatura dei modelli in plastica. Ovviamente ci sono altre versioni/opzioni degli attrezzi qui presentati. Come detto prima il come e il dove usare gli attrezzi sarà oggetto di un altro articolo.
E ricordatevi che nulla può superare su un certo problema l’approccio creativo pianificato con attenzione del modellista. Spero che queste note vi potranno aiutare nel vostro prossimo progetto.
Fonte
L’articolo originale è alla pagina http://www.ratomodeling.com/articles/riveting1/riveting1.html del sito http://www.ratomodeling.com/ oppure alla pagina http://www.largescaleplanes.com/tips/RatoMarczak/riveting_1/riveting_1.php del sito http://www.largescaleplanes.com/. Le fotografie sono dell’autore. Si ringrazia l’autore per l’autorizzazione alla traduzione.