Il modellismo in piccola scala.Parte 4: I kit multimateriali di Doug Chaltry

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Il modellismo in piccola scala.Parte 4: I kit multimateriali di Doug Chaltry

Come potete vedere dalla lista dei kit pubblicata sul sito (http://www.onthewaymodels.com/) ormai sono molti i kit multimateriale presenti sul mercato.

In molti casi se si desidera costruire un veicolo specifico un kit multimateriale rappresenta l’unico modo per realizzarlo.

I kit multimedia di solito sono realizzati in resina poliuteranica ma in alcuni casi sono incluse anche parti in fotoincisione ed in metallo. Alcuni kit sono completamente in metallo.

Questo articolo vuole fornire ai principianti consigli sulla costruzione dei kit multimateriale. E non è così difficile come molta gente pensa.

Prima di tutto è importante sapere che quando si lavora con la resina poliuteranica bisogna fare attenzione per la propria salute. Nello specifico questa sostanza è tossica e, forse, cancerogena. Nella sua forma solida la resina è sicura da maneggiare. Non conosco studi che indicano una qualche forma di assorbimento attraverso la pelle per aver maneggiato della resina solida. In ogni caso quando si trova allo stato liquido (se stampate da soli parti in resina) va posta ogni cura per evitare che la resina finisca sulla vostra pelle.

Come modellisti dovete usare ogni cautela con la resina solida quando la carteggiate o la lisciate. La polvere della resina è pericolosa se inspirata o inghiottita. Quindi ogni volta che si può produrre polvere di resina dovete sempre indossare una mascherina (quelle in cotone si trovano in quasi tutti i negozi di hobbistica) e gli occhiali di protezione. Non vorrete che la polvere vi finisca negli occhi. Sarebbe meglio poter effettuare tutto il lavoro di carteggiatura all’esterno oppure farlo in un bacinella con l’acqua che raccoglierà la polvere. Lavatevi le mani quando sono coperte di polvere e non mangiate, fumate o bevete fino a quando le vostre mani non sono completamente pulite.

Un consiglio da parte di John Elwen: ”Un metodo per ridurre la polvere consiste nell’usare una lama umida o tagliare le parti mentre le tenete sott’acqua in una bacinella. L’uso della bacinella aiuta ad evitare che si perdano delle parti mentre l’acqua evita che la lama si intasi con la resina riscaldata dal taglio.

Adesso ecco alcuni consigli sulla costruzione:

Per quanto ho potuto vedere ci sono due metodi base per stampare la resina: colarla in uno stampo aperto nella parte superiore oppure iniettare la resina in uno stampo sigillato, come accade per i kit in plastica iniettata. Il vantaggio di iniettare la resina è che resta, sul punto di unione, uno sprue molto sottile che può essere rimosso nello stesso modo che accade con i kit in plastica. A volte il punto di attacco non è più grande di quello che si ottiene con la plastica iniettata.

Modello in resina iniettata Modello in resina colata

Il vantaggio della resina colata è che è molto più economica da produrre. Lo svantaggio è rappresentato dal fatto che le parti più grandi del kit (scafi e torrette) hanno dei grandi blocchi di resina nella parte inferiore che devono essere rimossi. Il metodo più semplice che ho trovato per rimuovere questi blocchi di resina colata è quello di rifilarli con un minitrapano elettrico (dremel o suoi equivalenti). Ricordatevi del pericolo della polvere di cui si è parlato prima. Se la parte è solida abbastanza e il blocco di resina è sistemato in un modo che permette di tagliarlo via con un seghetto a mano si produrrà meno polvere. NON USATE MAI IL SEGHETTO CON LA LAMA CIRCOLARE DEL MINITRAPANO PER TOGLIERE I BLOCCHI !! Controllarla è estremamente difficile a causa della trama mutevole della resina che si riscalda per l’attrito con la lama ed è estremamente pericolosa. E’ un buon modo per perdere la falange di un dito o altre parti importanti del vostro corpo.

Siate estremamente attenti quando rimuovete le parti in resina dal loro sprue perchè la resina è molto fragile. Soprattutto le piccole parti si possono rompere facilmente. Per rimuoverle dal loro sprue o blocco è meglio usare un seghetto o delle forbici. Lavatele sempre accuratamente per eliminare qualsiasi residuo della colatura che potrebbe essere ancora sulla resina e la polvere di resina che si è accumulata nelle sporgenze o nelle cavità. Per pulire usate del detersivo per piatti ed uno spazzolino per ottenere un risultato migliore.

Se avete piegato una parte in resina non tentate di rimetterlo a posto prima di avere scaldato la resina altrimenti lo romperete. Prima riscaldate il pezzo in acqua calda ma non bollente, o con un asciugacapelli o in un forno regolato su una temperatura bassa (ca 80° C). Quando si è riscaldato a sufficienza piegate la parte alla forma originaria e tenetela in posizione fino a quando non si è raffreddata.

Alcune parti in resina non sono ben fatte come altre e questo vale sia se viste dalla prospettiva dell’esperienza di chi realizza i propri modelli che per la qualità stessa della resina. Molte volte le vostre parti in resina avranno delle bolle d’aria sulla superficie o agli angoli. Queste bolle potranno essere stuccate sia con lo stucco standard per modellismo che con una supercolla cianoacrilica. Alcune parti realizzate in resina hanno una trama superficiale piuttosto rozza che richiede di essere carteggiata con una carta abrasiva dalla grana sottile.

Molti kit in resina hanno delle parti rotte a causa del trasporto. In questo caso considerate semplicemente che il vostro kit ha più parti del normale e quindi incollatele insieme. Molte delle migliori ditte che producono modellini resina impacchettano i loro modelli in bustine di plastica trasparente richiudibili in modo che ogni parte che si rompesse resterà ancora nel kit.

Se il kit ha delle componenti in metallo o ottone è meglio lavale anche queste parti. Il metallo fuso è di solito abbastanza morbido e ogni residuo della fusione rimasto sul metallo deve essere rimosso delicatamente con una lama affilata. Componenti piegate possono essere riportate alla loro forma originaria. Per rimuovere le parti fotoincise dal loro telaio utilizzate un taglierino dalla lama molto affilata e tagliate proprio sul bordo del componente e sistemate il foglio delle fotoincisioni su una superficie piana e dura come la ceramica o il vetro. Provate a lasciare il residuo di telaio più piccolo che potete. Per le parti più piccole, come sono gran parte di quelle dei nostri kit, potete sistemare un pezzo di nastro adesivo sul retro del foglio di ottone in modo che tagliando la fotoincisione non volerà via finendo nelle nebbie dell’oblio.

Componente in metallo … piegato (Le parti in metallo possono essere facilmente riportate alla loro forma. Quelle in resina no)

Per piegare le fotoincisioni vi serviranno delle pinze dai becchi piatti e delle pinzette. Alcune persone preferiscono piegare le fotoincisioni su una superficie piatta usando degli strumenti affilati e piatti quali la lama di un rasoio.

Dovete usare la supercolla (quella cianoacrilica) per incollare le parti di resina, ottone e metallo. A causa di questa colla, prima di incollare, dovete essere molto attenti nel trovare la posizione dei pezzi. Provate sempre a secco, e per molte volte, la sistemazione delle parti. Quando incollate parti di plastica all’ottone e al metallo, come nelle conversioni o nell’autocostruzione, dovete di nuovo usare la supercolla, quindi fate attenzione.

Di base la costruzione dei kit multimateriali non è molto differente da quella dei kit in plastica. Tenete a mente le cautele di sicurezza, usate molta pazienza mentre costruite e non avrete problemi con i multimateriali.

Fonte: L’articolo originale di trova alla pagina http://www.onthewaymodels.com/articles/multimedia.htm del sito http://www.onthewaymodels.com/. Si ringrazia per l’autorizzazione alla traduzione.